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Febbraio 2006

A TU PER TU

           di Angela Battaglia

 

Articoli e Servizi Particolari

 

 

 


A TU PER TU
Il comportamento di pochi non deve incidere nella sfera sociale -
UNO SCORCIO DELLO STAFFORA: poesia”…Ora so, e vorrei non sapere…”

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A volte succede che per il comportamento scorretto di pochi si cessa di amare una città oppure - dipende dall'entità delle scorrettezze o pseudoscorrettezze subite - se ne diminuisce l'amore.
E' successo e succede.
La città è un'agglomerato di case e persone. E' suddivisa, la città, in quartieri. Ci sono le cerchie di amici, i clan, i circoli...
Ma, per chi è abituato a vivere nella socialità, per chi ha vissuto circondandosi di persone pulite e corrette, ciò che negativamente incide a far cessare l'amore "ambientale", sono i comportamenti scorretti degli scorretti; degl'immorali. Questi individui, poco dotati, appena hanno l'occasione di alzare la coda, la alzano, e danno colpi bassi.
Così succede, ed è successo, di sentire il 30 gennaio scorso Rita S. felice di andare a trascorrere alcuni giorni fuori dalla sua residenza per passare giornate serene e liete dove ha i “veri amici”: "Siamo affiatati. Ci vogliamo bene. Sarà come una vacanza. Sto contando le ore per partire..."
Succede ed è successo che Alessandro, ventisettenne, si è licenziato dal suo posto di lavoro, metalmeccanico, con contratto a tempo indeterminato, per andare a trovare all'estero all'inizio di quest'anno la sua realizzazione (ahimè contratto a termine), aiutato da un amico che si trovava sul posto.
A volte succede che la mela marcia guasti la/le mele sane. Ed è un peccato. Bisognerebbe avere la forza di buttare nella pattumiera le mele marce per non fare intaccare le sane, e schiacciare metaforicamente come parassiti, mettendoli fattivamente alla berlina e a nudo gli immorali, gli usurpatori e gli arrampicatori sociali. C'è chi ha la forza di farlo, e ce ne compiaciamo, ma c'è chi soccombe e si allontana, e ce ne dispiaciamo. 
Personalmente ebbi a scrivere, e scrissi, nel lontano 2002 al direttore di un giornale, sul quale giornale vedevo collocata bene la mia poesia, sociale, poi lì pubblicata "Uno scorcio dello Staffora", scaturita da fatti di cronaca, proprio queste parole: "Direttore, Direttore importante di un giornale importante: cos'è oggi la dignità dell'uomo? E' la mamma di Cogne che accusa i vicini? E' il professore universitario che si vende le iscrizioni alla scuola di Specialità? Continui a indicarci che è il contrario".

Angela Battaglia