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Amicizia:

un valore in cui credere.

 

 

A chi non è mai capitato di essere stato ferito da colui che si riteneva essere l’amico più caro?

Credo di poter affermare con certezza che, tra i giovani di questo nuovo millennio, l’amicizia sia più che altro un valore idealizzato, una sorta di utopia in cui è importante credere, ma tutto ciò, per quanto possa risultare poetico, deve scontrarsi con la realtà.

Ognuno di noi ha bisogno di avere accanto qualcuno a cui aprire il proprio cuore, mostrare le proprie fragilità senza la paura che queste possano arrivare ad “orecchie indesiderate”: l’amico, quindi, rappresenta inizialmente colui che è in grado di racchiudere in sé le canzoni e i lamenti del nostro cuore, la persona a cui rivolgersi nelle ore più svariate del giorno e della notte, magari solo per assicurarsi che è accanto a noi, che non si è mosso da dove dieci minuti prima l’avevamo lasciato, o forse per raccontargli le recentissime novità ed avere quindi un consiglio last minute. Col passare del tempo, l’amico si materializza nella nostra anima come colui che NON CI TRADIREBBE MAI!

In teoria tutto dovrebbe avvenire esattamente così, ma la vita non è programmabile, né tanto meno fatta di certezze, per cui ci si ritrova un giorno con addosso le macerie di un’amicizia che “ha portato il conto” . Si rimane delusi, amareggiati e ci si chiede perché? come è potuto accadere? sembra impossibile che quell’amico, che ormai sentivamo come parte di noi stessi, sia arrivato a tradire tutto ciò che insieme si era costruito e in cui si era fortemente creduto.

La prima cosa che bisogna essere in grado di accettare non è il tradimento in sé, ma il fatto che non esiste una spiegazione per quello che è accaduto.

Rispetto ai tempi dei nostri genitori in cui i valori erano degni di essere così chiamati, oggi ci si ritrova molto più facilmente a tradire o a essere traditi da un amico, forse perché non ci si rende conto che come noi siamo destinati a cambiare nel corso del tempo, così lo sono anche i nostri amici: questo non vuol dire che le strade a un certo punto sono costrette a dividersi, ma, semplicemente, che bisogna dar modo all’amicizia di crescere con noi, quindi anch’essa ha il diritto di mutare, di piegarsi alle forti raffiche di vento e (perché no?) di sbagliare…

Io stessa sono stata male per aver perso un’amicizia in cui credevo con tutto il cuore, così ho voluto proteggermi da eventuali nuove delusioni tentando di convincermi che questo grande valore non esiste al di là del nostro cuore. A distanza di mesi mi rendo conto di aver commesso un errore: gli amici non sono angeli caduti dal cielo, ma persone come noi che possono sbagliare e che a volte, purtroppo, ci feriscono profondamente.

Ma in una vita che certezze non dà, vale davvero la pena togliersi il privilegio di poter credere e sognare nell’esistenza de il migliore amico?

Cerca qualcuno che ti faccia sorridere, trova quello che fa sorridere il tuo cuore, non chiederti per quanto durerà, piuttosto usa il tempo che hai a disposizione per fargli sapere quanto è importante per te e ricorda che un vero amico è colui che sa la canzone del tuo cuore quando tu hai dimenticato le parole.

 

 

Roberta Fortunato

 

Gennaio 2005

Amicizia: un valore in cui credere.

di Roberta Fotunato

 

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