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Pubblicato su www.mondonapoli.it  il 21- 01- 05

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CITTADELLA DURO A MORIRE

L'undici di Maran è reduce da sette risultati utili consecutivi.

 

    <     Febbraio 2005    >

CITTADELLA DURO A MORIRE L'undici di Maran è reduce da sette risultati utili consecutivi.

di Mario Fortunato

 

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La ventunesima giornata riserva al Napoli la trasferta contro il Cittadella di Maran. Si giocherà però a Padova poichè l'Euganeo è ritenuto più adatto, vista la maggiore capienza del Tombolato, casa abituale della compagine amaranto.

Un solo precedente tra le due squadre in terra veneta. Anche allora si giocò a Padova ma erano altri tempi ed altre squadre.

Il 14 ottobre 2001, nona giornata del campionato cadetto, si affrontarono il Napoli di De Canio, impegnato nella corsa alla serie a, e il Cittadella di mister Glerean, fautore di quello sfrontato  3-3-4 con cui tanto ha fatto bene in quegli anni. Terminò 2-1 per gli azzurri grazie alle reti di Baccin e Graffiedi per gli ospiti e, di Ghirardello,  per i padroni di casa.

Altri tempi dicevamo. Proviamo allora a capire che tipo di squadra si troverà di fronte il Napoli del nuovo corso Reja.

Il Cittadella non è cambiato molto rispetto alla passata stagione per cui può contare su meccanismi consolidati e un affiatamento preesistente.

Pur non navigando in acque nitidissime (quintultima in coabitazione con la Fermana) la squadra, nell'ultimo periodo, ha dato segni di ripresa. E' infatti imbattuta da sette gare, a fronte di tredici punti conquistati con undici gol all'attivo e sei al passivo. In casa, dove non perde da novembre, ha conquistato quattordici dei suoi ventuno punti totali.

Nell'ultima giornata il Cittadella ha sfiorato il colpaccio a Reggio Emilia. Avanti 1-0 grazie al gol di Sgrigna, (quattro centri nelle ultime due partite) gli uomini di Maran non sono riusciti ad amministrare il risultato, facendosi raggiungere nel finale da una rete dell'emiliano Campana.

Mister Maran schiera solitamente la sua squadra con un 4-2-3-1 molto elastico.

Davanti alla difesa a quattro agiscono i due centrali di centrocampo Carteri e Mazzocco che hanno il compito di rompere le trame avversarie e far ripartire immediatamente l'azione.

In fase di possesso i due esterni offensivi Amore e De Gasperi si alzano per sostenere i due attaccanti Crocetti e Sgrigna, ma, in fase di non possesso, Maran chiede ai primi due un gran lavoro di copertura e, di conseguenza, di abbassarsi andando così a comporre una linea di quattro centrocampisti.

Dal 4-2-3-1 in fase di attacco si passa perciò ad un 4-4-1-1 in fase di difesa.

Da non sottovalutare, in questo schieramento, la posizione di Sgrigna che, partendo leggermente arretrato rispetto alla prima punta Crocetti, può sfruttare al meglio la sua velocità e la buona tecnica di base.

Maran,  però, non si fida di questo Napoli e potrebbe perciò decidere, come nella gara del San Paolo, di rinunciare ad uno dei suoi uomini d'attacco (De Gasperi?) per inserire l'esperto Mazzoleni, centrocampista trentacinquenne, vera chioccia del gruppo.

Si passerebbe, così, ad un più prudente 4-3-1-2 con Mazzoleni che andrebbe a posizionarsi tra Carteri e Mazzocco per dare maggiore consistenza al centrocampo, mentre Amore si accentrerebbe dietro le due punte Sgrigna e Crocetti. Tutte ipotesi però.

Di certo, per ora, c'è il forfait dell'esterno sinistro Stancanelli, appiedato per un turno dal giudice sportivo.

 

 

Mario Fortunato