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        Giugno 2008

Inchiesta scandalo sanità
alla clinica Santa Rita di Milano -

di M. Elena Quaiotti

 

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             Il Dottor UGO GARBARINI
   
Vicepresidente dell'Ordine dei Medici di Milano

Inchiesta scandalo sanità alla clinica Santa Rita di Milano
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L’Ordine sospende i medici indagati e si costituisce parte civile anche contro la proprietà della clinica Santa Rita
Il vicepresidente Ugo Garbarini “Se i capi di imputazione verranno accertati saremo estremamente duri”
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MILANO – Sono ben ottantotto i gravi capi d’imputazione a carico di diciannove persone, dei quali tredici ex operatori sanitari della clinica privata Santa Rita e il suo proprietario, clinica finita insieme ad altre nove nell’inchiesta sulla Sanità privata milanese avviata circa un anno e mezzo fa: “Tutti i medici indagati sono stati sospesi dall’Ordine – annuncia Ugo Garbarini, vicepresidente dell’Ordine di Milano – ma la sospensione è comunque un provvedimento di legge imposto dal Magistrato. Al termine della vicenda giudiziaria, come impone la nostra legge costitutiva, l’Ordine potrà prendere provvedimenti definitivi: di certo, se i capi d’imputazione verranno confermati, non potranno che essere provvedimenti estremamente duri”. Tra i capi d’imputazione si parla infatti di omicidio aggravato dalla crudeltà (già cinque i casi accertati), lesioni personali gravissime (in seguito ad operazioni ritenute “inutili” dagli inquirenti, perché effettuate su malati terminali o su persone sane, anche senza consenso firmato e contro il parere del medico curante!), oltre a falso in bilancio e truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale (ricoveri ripetuti, diagnosi false, medici e amministratori compiacenti e ingordi), solo per citare i più eclatanti. “L’Ordine si è naturalmente costituito parte civile contro i medici indagati e la proprietà della clinica”, evidenzia con estrema fermezza il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Milano.

Solo un laconico “presidente, vicepresidente e responsabili saranno reperibili da lunedì prossimo” arriva invece dalla Segreteria dell’Ordine dei Medici di Pavia, a cui appartiene uno dei medici sotto inchiesta. Iscritto all’Ordine Provinciale dei Medici di Pavia di cui è presidente il Dottor Giovanni Belloni, è l’ex primario della Chirurgia Toracica della clinica Santa Rita, il dottor Pier Paolo Brega Massone, residente a Pavia, una delle due persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere (al San Vittore di Milano) nell'ambito dell'inchiesta della Procura milanese. L'altra persona per il quale il gip Micaela Curami ha disposto il carcere è uno dei più stretti collaboratori del primario, il dottor Pietro Fabio Presicci.
Oltre a Pier Paolo Brega Massone e Pietro Fabio Presicci, che sono finiti in carcere, sono stati disposti gli arresti domiciliari per le seguenti persone: Paolo Francesco Pipitone, socio unico e legale rappresentante della casa di cura; Sampietro Maurizio, direttore sanitario fino al maggio 2007; Renato Scarponi, capo equipe presso l'Unità Operativa di Ortopedia; Merlano Gianluca, vice direttore sanitario dal 2 novembre 2005 fino al maggio 2007; Mario Baldini e Paolo Regolo responsabili d'equipe presso l'Unità Operativa di Neurochirurgia; Maria Pia Pedesini, responsabile d'equipe dell'Unità Operativa di Urologia; Augusto Vercesi, responsabile dell'Unità Operativa di Urologia; Giuseppe Sala, responsabile dell'Unità Operativa di Anestesia; Giorgio Raponi, responsabile d'equipe presso l'Unità Operativa di Otorinolaringoiatria e la sua assistente Eleonora Bassanino e Marco Pansera componente dell'equipe di chirurgia toracica.

M.Elena Quaiotti
11.06.2008