Comunicazione & Forme



 

 

 

 

          Ottobre 2007

Elezioni Primarie -
Opinione opinabile e riflessioni

di Gianpiero Dèlmati

 

Articoli e Servizi Particolari

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Elezioni Primarie –
Opinione opinabile e riflessioni -
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Elezioni primarie. Che parolona! Voglio leggerla così: elezioni primarie ad uso e consumo di due Partiti (“vecchi”), e basta. Non è un’elezione estesa al popolo italiano, è stata una votazione fatta giocando in casa, come potrebbe essere se i dirigenti di un’importante squadra di calcio indicessero votazioni per chiedere ai propri tifosi (e alle curve) di eleggere la formazione degli attaccanti, scegliendone uno come punta... naturalmente il risultato non sarà estensibile a tutto il mondo del pallone, poiché il gioco è stato fatto in casa! Ma, per favore, fatemi capire. I sedicenni che hanno votato (in quale percentuale?), in caso di vere elezioni politiche entro poco tempo o in ogni caso entro due anni, data l’età anagrafica, non potranno votare, quindi... e i cittadini stranieri con permesso di soggiorno, potranno votare? E se sì, quante volte? giacché si sono verificati casi, documentati e commentati, perfino da persone impegnate al seggio, dove un singolo elettore, qualsiasi sia stata la provenienza o l’età, ha votato più volte (sic!). Di là dei numeri che valgono quello che valgono, è stato eletto il segretario e tutti i vari responsabili di poltrona di un Partito che non esiste, non è in essere. E’ alquanto curiosa questa situazione, e tipicamente tutta italiana, poiché del Pd non conosciamo nulla se non frasi propositive e d’effetto pronunciate dal leader (scontato) in “campagna elettorale”, quindi un voto dato sulla fiducia, una cambiale in bianco. Sta di fatto che, come ho già avuto occasione di scrivere, i fantini sono sempre quelli. Mi sovviene un pensiero: forse tutta questa “messa in scena” è stata rappresentata con le luci della ribalta per distogliere l’opinione pubblica dal reale problema che annovera, tra le altre cose, anche la poca capacità delle sinistre di governare la res pubblica, e ancora, forse tutta questa performance serve anche a rendere umbratili alcuni fatti di cui non abbiamo, vieppiù, avuto né chiarimenti, né posizioni più o meno responsabili d’alcuni “fantini” saldamente in sella? Ma. Il fatto è che, forse, queste proclamate “innovazioni” della politica italiana servono, a mia opinione, solamente a rinvigorire coloro i quali le inventano; salvando, naturalmente, la giusta volontà di partecipazione alla politica di chi a questo “giuoco” partecipa in buona fede e, forse, anche sulla cresta di un’onda emotiva... concludendo: abbiamo il segretario (con tutta la corte) di un Partito che non ha un programma ben definito (... ma non c’era già un programma composto di alcune centinaia di pagine al quale tutta l’Unione aveva aderito?) Vieppiù, questo Pd è pronto, a mio parere, e grazie alle “primarie” giocate in casa, ad interferire sull’attuale governo, magari in modo molto soft, ma interferire, perché, due galli in un pollaio... non si è mai visto che andassero d’accordo. Sempre e in ogni caso giuochi di politica con la p minuscola.

Gianpiero Dèlmati