Comunicazione & Forme



 

 

 

 

        Agosto 2008

L’opinione opinabile -

di Gianpiero Dèlmati

 

Articoli e Servizi Particolari

                    www.formedicomunicazione.com                               

 

 

 

 

L’OPINIONE OPINABILE –

Spirito delle Olimpiadi se ci sei, batti un colpo


Qui Olimpia, Grecia … ecco gli atleti: Achei, Traci, Mirmidoni, Micenei, Spartani, Cretesi, Corinzi, Tebani, Macedoni, Tessalonici, Ateniesi … per Zeus, mi sono lasciato trascinare dallo “Spirito” delle Olimpiadi storiche! Invece siamo a Pechino, Cina. A proposito, quante polemiche si registrano in occasione di questi Giochi “sacri” di respiro mondiale, polemiche che dividono l’opinione pubblica, il mondo dello Sport (che dovrebbe essere ré indiscusso alle Olimpiadi), quello politico nonché l’ambiente intellettuale: c’è chi sostiene che non bisognava partecipare, e chi il contrario. Nientemeno si propone agli atleti di manifestare, in qualche modo, a favore dei diritti umani che in Cina, si sa, sono alquanto latitanti… insomma, una gara fra le gare. Il mio pensiero, la mia opinione, come sempre opinabile, di “man of the street” è che, forse, stiamo sopravalutando la Cina che non è altro che un impero governato da un potente partito totalitario, dittatoriale (il più grande al mondo), e che di “Celeste” non ha più nulla. Rilevo che molti Stati sono, a mio parere, troppo “ossequiosi” e piegano la schiena in un “inchino” di foggia orientale nei confronti di tale regime. Non comprendo il perché né il per come… sembra come mettere in evidenza un certo “timore”, per altro ingiustificato, poiché tutte le dittature, grandi o piccole, hanno in sé il germe della fragilità. Il perché lo conosciamo tutti: la Storia insegna. Anche l’impero URSS sembrava incrollabile chiuso dietro ad una “cortina di ferro” ed acciaio, invece è bastato poco… è si è rivelato una tigre di carta, con tutte le conseguenze del caso scoppiate al suo interno (mentre sto scrivendo, truppe corazzate russe stanno scontrandosi con quelle della Georgia (patria di Stalin!). Tornando sui miei passi, penso che la Cina non vada né sopravalutata né troppo incoraggiata; la Cina non è Pechino, ma anche milioni di contadini, di operai, di minatori … sparsi nelle vaste Province dell’impero che, a tutt’oggi, fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, magari vivendo in promiscuità anche a causa dell’esproprio delle case che sono state abbattute per fare posto a strutture atte alle Olimpiadi. La libertà, in Cina, è alquanto condizionata. La politica, in generale, oltre che essere ideologia, demagogia, è anche utopia. Per questo, attenzione alle sopravalutazioni poiché ciò potrebbe danneggiare maggiormente l’ex “Celeste impero” ponendolo in vetta al mondo… magari su una delle più alte vette del Tibet! Le facciate sono sempre meglio curate di ciò che vi sta dietro. Gli atleti, a mio parere, non debbono manifestare nulla, poiché lo “Spirito” che pervade le Olimpiadi è fondato sulla pace fra i popoli belligeranti; tanto è vero che nell’antichità le guerre erano sospese e proclamato un tempo di pace in occasione dei Giochi olimpici, e gli atleti erano acclamati esclusivamente per la loro “purezza” nelle gare agonistiche, nel rispetto reciproco della concordia, a prescindere dalla loro provenienza. Forse la responsabilità di oggi va cercata a monte: non si dovevano assegnare alla Cina le Olimpiadi 2008. Lo Sport olimpico non deve essere vettore né di politica né del businnes. Lo “Spirito” atavico dei Giochi di Olimpia non può battere nessun colpo, poiché è tradito (a onor del vero, già da alcuni decenni). L’assegnazione fatta mi è sembrata quasi un atto di pseudo “sudditanza“ doverosa (politica? Economica?). Doverosa a chi, e per chi?! Oggi la grande potenza cinese si sente sotto gli occhi di tutto il mondo, quindi, la “facciata” è senz’altro ridipinta a nuovo. Una dittatura deve mostrare la società felice e perfetta… ma se guardiamo bene, sappiamo che non è così. Stiamo attenti ai Media internazionali e che cosa ci propongono; per contro mi piacerebbe sapere cosa e quanto sarà censurato dalla Tv nazionale cinese…comunque, mi rendo conto anche che queste Olimpiadi vogliono dire businnes, nuovi mercati, incremento della produzione, Pil alle stélle… ma spero anche nelle non contraffazioni, nella riduzione dell’inquinamento atmosferico, nella non prolificazione di armamenti convenzionali ed atomici destinati ad altri Paesi, nella non produzione di mercanzia tossica e quant’altro si registra già in essere, con o senza Giochi olimpici. Vieppiù, mi sembra di recepire che tutte le varie “pressioni” politiche e non solo, le raccolte di firme al fine dei diritti umanitari, non abbiano scalfito minimamente il regime cinese che risponde: “…sono affari interni del Paese…” quindi, a mia opinione, andiamo piano ad elargire fiducia incondizionata… la fiducia è una cosa seria! Detto questo, e invocando il vero “Spirito” delle Olimpiadi, auspico un ricco medagliere per gli atleti azzurri.

8 agosto 2008
Gianpiero Délmati