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           Maggio 2005

  "La produzione di uno spazio urbano" è il libro di Salvatore Adorno

La presentazione, alla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria 

           di Federico Curatola

 

Articoli e Servizi Particolari

 

Università –

Alla Facoltà di Architettura di Reggio Calabria

Presentazione del libro di Salvatore Adorno

”La produzione di uno spazio urbano”

 

Giovedì 12 maggio presso la saletta “Picconato” del Dipartimento di Scienze Ambientali e Territoriali della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria è stato presentato il volume “La produzione di uno spazio urbano” di Salvatore Adorno, docente di Storia della città e del Territorio presso il Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale.

Alla presentazione hanno partecipato molti studenti, dottorandi di ricerca, ed i docenti Guido Zucconi che insegna Storia delle città all’Università di Venezia, Enrico Costa, direttore del Dipartimento nonché decano del Corso di Laurea, Domenico Passarelli, vice presidente del Corso di Laurea in rappresentanza del Presidente Francesca Moraci.

Ha aperto i lavori il padrone di casa, prof. Enrico Costa, facendo alcune riflessioni sull’importanza della storia nella pianificazione ed affermando che “l’urbanistica è ciò che avviene grazie, contro e malgrado il piano, in un determinato periodo storico”.

L’illustre ospite Guido Zucconi è entrato nel merito del libro di Salvatore Adorno, accomunando la vicenda di Siracusa, narrata nel libro, a quelle di molte altre città, non solo italiane, che si sono trovate e si trovano di fronte ad un problema di spazi. “Salvo Adorno – secondo Zucconi – mette in mostra in questo volume, tutte le sue capacità di storico che lavora su più livelli. Questo volume è un momento insolito nella produzione di storia urbana italiana, un vero e proprio pezzo di storia d’Italia”. Rivolgendosi poi agli studenti, Zucconi ha aggiunto che le città italiane sono un autentico serbatoio di cultura che aspetta solo di essere studiato.

Il prof. Passarelli, esprimendo un ottimo giudizio sul volume di Adorno, ha precisato che la storia delle città e la storia dell’urbanistica si intrecciano ma non coincidono. Si intrecciano poiché è impensabile pianificare le città senza conoscerne la storia, specie nella produzione dello spazio. “In più – ha proseguito Passarelli – il libro non si riduce ad una cronaca dei fatti, ma conduce un’attenta analisi che porta, attraverso la storia, a percepire il futuro della città”.

In conclusione l’autore, nel ringraziare i partecipanti, ha affermato di aver cercato di raccontare le relazioni tra gli uomini e lo spazio, pensando a come la storia può supportare le scelte urbanistiche ed inoltre di aver voluto dare l’impulso a studiare il Meridione non più solo come campagna, ma nelle sue realtà u rbane.

   

Federico Curatola